MOSTRE PERSONALI
1975: Seul, Corea, Galleria d’Arte, Chosun Hotel.
1977: Hong Kong, Kenneth Ko Studio.
1979: Hong Kong, Galleria d’Arte.
1985: Tokio, Giappone, “Fantasia su carta”, Galleria del Tokyo American Club.
1993: Hong Kong, “Fantasia e ancora più fantasia”, Galleria Mandarin Oriental.
1994: Hong Kong, Galleria d’Arte dell’American Town Club.
1999: Perugia, Italia, “In Umbria. Un viaggio di colori tornando dall’Oriente.”, Santa Giuliana.
2003: Roma, Italia, “Asia, Umbria. Vivere nei colori”, Art Hotel, Via Margutta.
2005: Hong Kong, “Miniature di animali ”, Galleria Sandra Walters.
2006: Roma, Italia, “Oroscopi e teiere ”, Green Tea, Pantheon.
2008: Sansepolcro, Italia, “Draghi, scimmie e alberi di melograno: storie di immagini colorate”, Galleria D’Arte La Loggia.
2009: Bologna, Italia, ‘Colori e Dettagli', Bertolini & Prodi Architetti Associati.
MOSTRE COLLETTIVE
1977: Hong Kong, “Arte, l’esperienza visuale”, Galleria d’Arte Pearl City.
1978: Hong Kong, “Miniature”, Galleria Petra Hintethur Studio.
1978: Hong Kong, “Mostra per la Società di Protezione Bambini”, City Hall.
1979: Hong Kong, “Mostra della Comunità della Costa Cinese”, City Hall.
1992: Hong Kong, “Animali”, Galleria Mandarin Oriental Fine Arts.
1995: Hong Kong, “Miniature meravigliose”, Galleria Mandarin Oriental.
2003: Massachusettes, USA, “Miniature”, Maureen Carven Artisan’s Studio.
2013: Citerna, Iatlia, "tazze, Teiere e Paesaggi", Galleria Atelier Il Camino.
BIOGRAFIA
Jean Tori nasce a Chesham in Inghilterra nel 1940 e cresce nell’antica città portuale di Portsmouth. Qui prendono forma la sua fantasia e il suo rapporto con la natura e con il colore durante l’infanzia trascorsa nei tipici giardini inglesi, pieni di rose e dalie. É raro che un suo quadro non abbia qualche riferimento alla natura.
Dato il suo vivo interesse e la sua naturale predisposizione alle arti figurative, frequenta il College of Art della sua città. Sceglie il corso di Pubblicità, Design e Allestimento, nel quale insegnano teoria del colore, design di tessuto, fotografia, tipografia, calligrafia, design commerciale, ed anche un nuovo sistema di allestimento delle vetrine orientato all’impatto psicologico sul pubblico, sia delle forme che del colore degli oggetti esposti, considerando la vetrina come palcoscenico.
Agli inizi degli anni Sessanta, Jean Tori parte per l’Italia dove rimane un anno e mezzo e nello spazio culturale mediterraneo subisce il fascino dell’arte italiana. “Il solo fatto di essere in Italia, circondata da meravigliose opere d’arte, come per esempio un portone che si apriva su un giardino pieno di statue, mi dava una sensazione estremamente stimolante e una percezione della vita artistica diversa”, dice Jean. “Ciononostante, mi resi conto che dovevo tornare in Inghilterra per studiare e lavorare con impegno”.
In Inghilterra Jean insegna “Teorie del colore” al College of Art serale, allestisce vetrine per uno dei primi grandi magazzini e dedica tutto il suo tempo libero al disegno. Jean ritorna in Italia e si sposa con Ugo Tori. Si stabiliscono a Milano, dove l’incoraggiamento degli amici ed il successo dei suoi quadri la spingono a dedicarsi completamente alla pittura.
Nel 1971 Ugo Tori, per ragioni di lavoro, si trasferisce con la famiglia a Seul, in Corea del Sud. Fin dal primo contatto con la cultura locale, Jean rimane affascinata dallo stile, dai colori, dal senso dell’umorismo dell’arte folcloristica coreana che tanta influenza avrà sulla sua produzione pittorica. In questo periodo Jean si interessa e si impadronisce di una particolare tecnica artistica e così racconta: “Ho scoperto la consistenza della carta di gelso fatta a mano, che uso tuttora per molti miei quadri. Un giorno, viaggiando nella campagna coreana, ho incontrato un Maestro della carta. É stato lui ad insegnarmi il procedimento per fare questo particolare tipo di carta. Ho imparato così a creare pannelli e paraventi, ma poi ho fatto un passo in più: invece di dipingere sulla carta ed applicarla ai paraventi, ho stratificato la carta di gelso direttamente sui paraventi, fino a che questi non diventavano consistenti quanto una tela di quadro, per poi dipingerci sopra. Quando il Maestro ha visto il mio lavoro, ne è stato molto soddisfatto e ha detto che il mio ‘paravento di tela’ sarebbe durato mille anni!”. Nel 1975, a Seul, presenta la sua prima mostra.
Nel 1976, Jean Tori va a vivere a Hong Kong con la famiglia. Tiene la sua prima mostra a Hong Kong nel 1977, grazie al sostegno e alla promozione del celebre architetto cinese, Kenneth Ko, entusiasta della qualità pittorica dei suoi quadri. Numerose mostre collettive ed anche una personale a Tokio nel 1985 e poi ad Hong Kong nel 1993, confermano Jean Tori un’artista di grande successo.
Nel 1996, prima del “Hong Kong Changeover”, Jean Tori torna a vivere in Italia, nell’affascinante campagna umbra. Qui continua a dipingere utilizzando la tempera su pannelli preparati da lei stessa e, in aggiunta all’influenza tratta da simboli e da motivi orientali, trova nuove e sorprendenti forme espressive nel fertile ambiente culturale e naturale. I suoi quadri ora sono sia dipinti pieni di colori vibranti e ricchissimi nei dettagli, sia composizioni fluide, minimaliste, semplici, in cui compaiono pochi colori.
Nel 1999 Jean Tori tiene la sua prima mostra in Italia nell’antico chiostro di Santa Giuliana a Perugia. Dopo esposizioni a Roma nel 2003 e nel 2006, gli ultimi quadri vengono presentati a Sansepolcro in Toscana nel 2008 e poi a Bologna nel 2009. Le sue opere, d’ispirazione asiatica e umbra, vengono molto apprezzate e queste due esperienze culturali continuano a convivere e a mescolarsi in un’alternanza e a volte in combinazioni straordinariamente efficaci e originali. Attraverso i temi multiculturali e l’intensità della sua pittura, Jean Tori ci trasmette la sua visione del mondo: con i suoi quadri ci fa vivere nei colori.
Jean Tori vive e dipinge in Umbria e ha una societa' di design Jean Tori Design. www.jeantoridesign.com. |